C’è poco da girarci intorno: tanto ai fan più incalliti quanto ai fruitori distratti si fa sentire la mancanza di George Lucas nella saga di Star Wars. Dopo la vendita della società LucasFilm alla Disney insieme a tutti i diritti del brand, lo storico cineasta, considerato tra i massimi esponenti della Nuova Hollywood, ha scelto di dedicarsi ad altre attività e al ricordo dei bei tempi andati. Nel frattempo, sappiamo bene quanto l’ultima trilogia delle avventure spaziali e i relativi spin-off comparsi sul piccolo schermo abbiano spaccato in due pubblico e critica, tra chi accoglie la nuova direzione intrapresa e chi rimpiange lo stile inconfondibile del passato.

Oltre agli ottimi riscontri della recentissima serie “Star Wars: The Acolyte”, la saga fantascientifica ha fatto notizia durante lo scorso Festival di Cannes, in una masterclass esclusiva presieduta da Lucas che ha permesso di ricostruire alcuni momenti significativi della sua storia e di scoprire dettagli rimasti perlopiù sconosciuti. Proprio nel corso della conferenza, il director ha ammesso che gli ultimi episodi per il grande schermo soffrono di svariate imperfezioni, e i motivi dipenderebbero proprio dal fatto che nessuno può conoscere la saga meglio del suo creatore: «Ero quello che sapeva realmente cosa era Star Wars... Che conosceva davvero questo mondo, perché c'è molto. La Forza, ad esempio, nessuno la capiva. Quando hanno cominciato a lavorarci gli altri dopo che ho venduto la compagnia, molte delle idee che erano nell'originale sono in un certo senso andate perdute. Ma questa è la situazione. Ci rinunci».

Con grande sorpresa, proprio nella speranza che la serie ritrovi il suo vecchio spirito, il regista Dave Filoni - noto per le partecipazioni in serie televisive come “The Mandalorian” e “Ashoka” - ha dichiarato in una recente intervista che il ritorno di George Lucas come collaboratore in un suo progetto non è da escludere totalmente. Elogiando innanzitutto la figura del maestro, nel corso del podcast Happy Sad Confused ha detto: «Sono davvero, davvero rispettoso del suo tempo. Ha un museo da finire, che sarà un'esperienza fenomenale e un progetto per tutti da vedere. Non mi finisce mai di stupire come George Lucas dia sempre tutto, la sua intera vita. Che si tratti dei lavori che avremo tutti quando se ne sarà andato, raccontare storie in una galassia che ha creato, o che si tratti di costruire un museo in modo che tanti ragazzini possano vivere l'arte, l'arte della narrazione, ed essere ispirati da quell'arte e forse un giorno raccontare loro stessi delle storie».

Citando il suo contributo nella serie animata di Star Wars “La Guerra dei Cloni” ha poi ricordato: «Sapere che, a prescindere da quello che avremmo fatto, era il nostro sostegno, doveva essere un po' come forse Anakin si sentiva nei confronti di Obi-Wan alle volte, una specie di: Obi-wan mi ha protetto, so che è lì». Sul possibile coinvolgimento di Lucas in un suo prossimo lavoro, Filoni ha preferito commentare scherzandoci su, affermando nello specifico: «Ha comunque tutte le chiavi. Può entrare, ha la password». Entrando più nel dettaglio, il regista ha ipotizzato che un nuovo apporto di Lucas nelle attuali produzioni significherebbe trovare un approccio espressivo e contenutistico diversi da quelli delle uscite recenti, pensando ad esempio al suo modo unico di costruire la caratterizzazione dei personaggi: «Lui crea un mondo vivo perché i personaggi hanno delle esperienze e conoscono realmente il loro mondo. Hanno vissuto una vita ed è ciò che ci ha insegnato quando ha lavorato nell'animazione». Vedremo perciò se dietro queste dichiarazioni sibilline si nasconde realmente la speranza che il maestro torni a dare un suo prezioso consiglio. Nel frattempo, non rimane che tenere incrociate le dita e sperare in nuovi annunci il prima possibile.

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