Mark Tembo, un producer cagliaritano nel dissing del momento: «Fedez mi ha chiesto la base, sono andato a istinto»
Il pezzo ha raccolto già milioni di visualizzazioni in poche ore, il 32enne sardo racconta il retroscenaMark Tembo (foto concessa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È arrabbiato ma nostalgico in “Allucinazione collettiva”, bilancio amaro che Fedez a sorpresa ha lanciato nel cuore della notte sul matrimonio con Chiara Ferragni naufragato, tra “concorsi di colpe”, accuse e recriminazioni. In cui si intravede, forse, anche una flebile speranza di una riconciliazione tardiva.
Ma nella promo del pezzo, prodotta dal cagliaritano Mark Tembo, che in poche ore ha raccolto oltre 23 milioni di visualizzazioni, il rapper di Rozzano è molto meno generoso. «Ti sei trasformato in un consulente matrimoniale?», chiede all'ex Dark Polo Gang nell'epilogo (forse) del seguitissimo dissing in cui si sono rinfacciati successi e flop, abusi di sostanze, orientamenti sessuali, tirando in ballo persino incolpevoli figli minorenni. E anche con l'ex moglie Chiara Ferragni non si risparmia: «"Mio marito è una m**da" è stata la tua exit strategy».
Ma del testo finale, quando ha consegnato la base che Fedez gli aveva chiesto, il producer sardo Mark Tembo sapeva poco o nulla.
Trentadue anni, al secolo Marco Pascalis, fin da quando era bambino era un grande appassionato della cultura hip hop americana e afro (da cui si ispira il suo nome d’arte). Ha iniziato come dj ad appena 15 anni, quando ancora andava a scuola. Producer poi lo è diventato a 22 anni. Dopo un lungo periodo a Londra «sono tornato in Italia con un obiettivo ben preciso»: ossia affermarsi nel mondo della musica, e ce l’ha fatta.
Oggi vive a Cagliari ma lavora in giro per l’Italia: è stato dj open act di Tony Effe, Sfera Ebbasta, Noyz Narcos, Dope D.O.D, Luchè, Shiva e tanti altri. Nella scena hip hop è noto come produttore ufficiale di Real Talk dal 2020, e ha collaborato con Kid Yugi, Nerissima Serpe, Rocco Hunt, Villabanks.
Pochi giorni fa si è aperto il canale con Fedez. «È nato tutto in modo spontaneo e veloce, coi dissing è così, bisogna rispondere in fretta – racconta a L’Unione Sarda -. Lui mi conosceva, aveva sentito le mie basi e gli piacevano. E così ha contattato il mio manager che gli ha mandato le produzioni. In poche ore sono riuscito a fornirgli una cartella mirata di produzioni e ne ha scelto una». Non aveva idea di come sarebbe stata la parte rappata? «Non ho avuto bisogno di sentire anteprime. Totale fiducia sulla sua professionalità e capacità». Ma almeno qualche indicazione su come doveva essere l’aveva ricevuta? «No, sono andato a istinto e mi sono basato su quello che Fedez ha fatto negli anni in cui si è affermato come rapper. Diciamo che artisticamente credo di sapere cosa serve per un certo di contesto. E penso di averci preso».
Sullo scontro a colpi di musica che da giorni sta monopolizzando la scena e i social non ha intenzione di esprimersi: «Preferisco rimanere imparziale. Ma i dissing fanno parte della tradizione hip hop. Fedez e Tony Effe fanno arte e la fanno bene».
Ora che la promo di “Allucinazione collettiva” è uscita e continua a far parlare di sé, Mark Tembo sta già pensando ad altro: «Collaboro con artisti emergenti, un lavoro che mi dà grande soddisfazione perché penso che siano il futuro della musica. E sono concentrato su un mio progetto, un futuro album che spero uscirà il prima possibile, l’anno prossimo. Nel tempo avremo modo di riparlarne».