Iva Zanicchi e la morte dell’amato Fausto Pinna: «Gli dicevo “starai meglio, torneremo in Sardegna”»
La cantante ricorda con immutato amore il compagno originario di Carbonia, scomparso dopo una lunga malattia l’8 agosto scorsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il mio Pippi era molto affettuoso, non sdolcinato. Stavamo bene insieme, è stato così da subito, ci siamo amati con allegria».
Iva Zanicchi ricorda con immutato amore Fausto Pinna, il compagno di una vita, originario di Carbonia, scomparso dopo una lunga malattia l’8 agosto scorso. Pinna aveva 74 anni, da quasi 40 era accanto alla cantante di Ligonchio.
«Appena svegli – rammenta oggi in un’intervista al Corriere della Sera – mi diceva: “Stamattina sei bellissima” e magari ero un orrore, scarmigliata, con gli occhi gonfi. Oppure, quando mi truccavo: “Non metterti niente, stai meglio così, sei stupenda, non ne hai bisogno”. Cosa vuole, fingevo di credergli. Gli raccontavo delle storie e lui rideva, rideva, diceva che nessuno al mondo lo divertiva come me. Ed io lo vedevo contento e questo mi dava tanta carica».
«Non ci siamo mai lasciati neppure un giorno – continua - veniva con me ovunque, lo volevo sempre accanto. Da quando si era aggravato ho cancellato ogni impegno per stargli vicino. Aveva un’infermiera bravissima che lo accudiva, però la notte voleva soltanto me e nemmeno io del resto me la sentivo di staccarmi da lui. Ormai mi ripeteva sempre la stessa domanda, come un ritornello: “Ma tu mi ami ancora?”. “Certo che ti amo”, lo rassicuravo e gli davo un sacco di bacini. Ha sofferto tanto. L’estate scorsa, per tirare su delle valigione, si è inchiodato lì. Dopo quattro anni di chemio gli è collassata una vertebra, non ha più camminato. Era un omone di 105 chili, si è ridotto a meno di cinquanta. È morto con me, a casa, io e lui da soli».
Gli ultimi momenti «era lucido quando mi ha chiesto di nuovo: “Mi ami ancora?”. “Anche di più, sennò mica starei qui, no? Ti voglio tanto bene, Pippi. Vedrai che adesso starai meglio e a settembre ce ne andiamo in Sardegna”». E invece nella sua terra non sarebbe tornato mai più.
(Unioneonline/D)