“Babygirl” abbatte i pregiudizi sulla distanza d’età nelle relazioni
Lo afferma la regista Halina Raijn a proposito del film erotico con Nicole KidmanNicole Kidman (Ansa)
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Dopo aver colto immediata attenzione con l’anteprima alla scorsa Mostra di Venezia e la vittoria della Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, il film diretto da Halina Reijn “Babygirl” porta nuovamente sotto i riflettori la star Nicole Kidman in un ruolo audace e trasgressivo come non accadeva dai tempi di “Eyes Wide Shut”. Attraverso la sfera delle relazioni che lega due persone anagraficamente molto distanti, il titolo atteso in Italia il prossimo 30 gennaio osserva la dimensione erotica al di fuori dei normali pregiudizi, adoperando un’originale chiave thriller per svelare tra le varie forme di fantasie e abusi sessuali gli aspetti più scabrosi della seduzione e dello scandalo.
Nelle vesti di attrice protagonista, la Kidman interpreta Romy, una CEO al culmine della carriera e dal carattere molto propositivo; ancora in splendida forma pur essendo trascorsi diversi anni da quand’era ragazza. Instaurando una frequentazione focosa con un tirocinante molto più giovane, l’affermata dirigente metterà a rischio la famiglia e il frutto delle sue fatiche, arrivando a compiere decisioni che la porteranno tra le insidie di situazioni imprevedibili. Un’ulteriore descrizione del film è arrivata dalla stessa Kidman durante la kermesse veneziana: “Parla di desideri, pensieri interiori, segreti, matrimonio, verità, potere, consenso, linguaggio intorno al sesso. È raccontato da una donna attraverso il suo sguardo, ed è questo che lo ha reso così unico. Improvvisamente, sarei stata nelle mani di una donna con questo materiale. È stato molto profondo e liberatorio poter condividere queste cose”.
Chiarendo i motivi che l’hanno spinta a trattare le relazioni amorose fra età molto diverse, la Reijn è intervenuta di recente in un’intervista concessa a W Magazine. Dopo un rapido confronto con alcuni titoli che trattano le stesse tematiche - come “May December” o “The Idea of You” - ha affermato senza freni: “Se vediamo un film in cui l'attore maschile non ha la stessa età dell'attrice femminile, lo troviamo strano. Il che è assurdo. Dovrebbe essere completamente normalizzato il fatto che i divari di età cambiano e che le donne hanno relazioni diverse. Non siamo più intrappolate in una scatola. Interiorizziamo lo sguardo maschile, interiorizziamo il patriarcato e dobbiamo liberarcene. È davvero difficile”.
Proprio per la volontà di affrancarsi da una retorica perbenista e fortemente influenzata dal patriarcato, la director ha investito molte energie sulle scene di sesso, ritraendole in una veste diversa dal tipico spirito delle produzioni hollywoodiane. Su questo aspetto ha aggiunto: “Volevo che fossero incredibilmente calde, vaporose e divertenti, ma anche reali. La sessualità è una cosa continua, non è mai come una scena glamour da film hollywoodiano. Non è così che funziona”. Immancabilmente, non son mancate le opinioni della Kidman sugli stessi argomenti e sull’impatto che potrebbero avere nei confronti del pubblico. In una passata dichiarazione al The Hollywood Reporter, l’attrice premio Oscar ha rivelato d’essersi preparata adeguatamente per affrontare l’uscita in sala, convinta che il film scatenerà da parte dell’utenza inevitabili incongruenze e dibattiti: “Certo, bisogna lasciarsi andare e sapersi prendere in giro. È una caratteristica tipica degli australiani, ma credo che sia una qualità necessaria per affrontare la vita. Io so chi sono e cerco di concentrarmi sul mio io autentico. Tutto il resto è fuori dal mio controllo”. E ha poi aggiunto in modo scherzoso: “Ma aspettiamo di vedere cosa succede con i meme di Babygirl. Potrei essere terribilmente turbata la prossima volta che mi parlerai!”.
Tornata sulla cresta dell’onda con all’attivo una lunga fila di progetti, la Kidman ha affermato di vivere questa fase della carriera occupandosi nel frattempo delle nuove generazioni di attori. In una dichiarazione rilasciata a Variaty, dopo aver ammesso di aver pensato a una pausa dal mondo del set, ha rivelato: “L'ho fatto, ma in questo strano mondo ci sono tante occasioni per essere al servizio delle persone che stanno iniziando, e di usare ciò che ho e posso fare per persone come la scrittrice e regista di Babygirl Helena Reijn. È molto difficile per me dire: ok, mi prenderò cura solo di me stessa, perché mi occupo spesso di altre persone”.