"La lingua sarda non si può chiudere agli arresti domiciliari, perché sia utilizzata solo in casa. Noi parliamo in tutti i luoghi di vita e di lavoro: è l’impronta più evidente della nostra identità, e deve avere la sua consacrazione nella scuola". Così il governatore della Sardegna, Christian Solinas, nel giorno di "Sa Die de Sa Sardigna". Siete d'accordo?
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