Tore Angioni, artista con la Sardegna nel cuore: «No alla speculazione energetica»
«La nostra bella isola deve essere assolutamente difesa da questi mostri di ferro»Cosa pensa degli impianti eolici? «La Sardegna non può convivere con questa possibile devastante invasione. Dico un "no" convinto, forte, deciso, a questa incredibile speculazione energetica che ci stanno proponendo. Bene sta facendo l'Unione Sarda e l'intero gruppo editoriale del dottor Sergio Zuncheddu. La sua battaglia, deve essere la nostra battaglia, da vincere, anche tutti assieme: la nostra bella isola deve essere assolutamente difesa da questi mostri di ferro, lasciamola così come è, con i suoi siti archeologici, le sue vigne, il suo mare».
Tore Angioni, artista-migrante, ha vissuto a lungo a Settimo San Pietro. Da anni ha casa a Villamar, da giovane è stato uno dei tanti allievi di Pinuccio Sciola. Sempre con la Sardegna nel cuore, anche da emigrante per lavoro. Artista che ha sempre lavorato soprattutto l'argilla, Angioni ha realizzato le sue opere in Italia, Algeria, Romania dove nella cittadina di Ianca ha disegnato anche un murale.
Tore Angioni, da diversi anni vive a Villamar dopo aver lasciato Pula e Settimo San Pietro. Oggi è un pensionato, si diletta ancora con la sua arte. In Algeria ha realizzato una scultura sulla Sardegna che emigra. In Romania è stato anche con l'attore Piercarlo Porru che ha organizzato alcuni stage teatrali nelle scuole.
«È stata una bella esperienza - dice Angioni -. In Romania ho conosciuto diventandoci amico anche il sindaco di Ianca, Glicherie Stanciu. Ho realizzato anche una scultura nella piazza centrale. Un'opera, in pietra, che rappresenta un padre sdraiato con il figlio seduto sopra e un monumento dedicato agli eroi in guerra».
In precedenza Angioni aveva realizzato quattro opere nel campo sportivo a Plopu, piccolo paese nel distretto di Prahova. Sempre in Romania dei murales nel comune di Faurei. Le sue sculture oggi si trovano anche nel Nord Italia e, ovviamente, anche in Sardegna.
Angioni ama anche il cinema. Ha partecipato al corto cinematografico "Death before love (La morte prima dell'amore)" ideato dall'associazione "Tra parola e musica". «Ora che ho una certa età – dice l'artista di Settimo San Pietro – mi piace ricordare il passato, ma anche guardare al futuro. Quello che ho fatto anche all'estero, l'ho realizzato pensando alla mia terra. Ora sento parlare di pale eoliche, di fotovoltaico che dovrebbero ricoprire vaste estensioni della terra nostra, tra pianura, montagna e mare. Basta, non possiamo subire anche questo affronto».