«Abbiamo analizzato i dati pubblicati dal Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024, l’osservatorio permanente sulla qualità delle cure in Italia, che valuta l’efficacia e l’equità dell’accesso ai servizi monitorando le strutture ospedaliere e l’assistenza territoriale. Le strutture ospedaliere della Sardegna e la nostra assistenza territoriale presentano diverse criticità. Infatti, nessun istituto sardo raggiunge la sufficienza». 

Così la governatrice della Sardegna Alessandra Todde in un post su Facebook, incentrato sulla variazione di bilancio da 660 milioni di euro approvata ieri dal consiglio comunale, un terzo dei quali saranno appunto destinati al comparto Sanità.

«Riteniamo prioritario – spiega Todde - investire nuove risorse nella sanità regionale per affrontare le numerose problematiche che colpiscono il nostro sistema».

Todde illustra anche come verranno ripartiti i fondi (quasi 200 milioni di euro) della «iniezione di risorse» finalizzata a risollevare la sanità regionale, tema – aggiunge la governatrice – che deve essere «in cima alle nostre priorità».

«In particolare – sottolinea - oltre 161 milioni di euro sono destinati per il funzionamento delle ASL e necessari ad assicurare la prosecuzione di tutte le attività già avviate.

E poi: 

- 15 milioni di euro, in aggiunta ai 10 milioni già previsti, per armonizzare e adeguare gli stipendi del personale sanitario svantaggiato.

- 12 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture sanitarie inserite nel PNRR e per l’acquisto di nuove apparecchiature mediche.

- 2,3 milioni per adeguare le borse di studio regionali per gli specializzandi, così da non escludere nessuno studente.

«Questi – conclude Todde – sono solo alcuni degli stanziamenti previsti con cui stiamo dimostrando la nostra determinazione nel cercare soluzioni rapide e concrete a problematiche mai affrontate prima».

(Unioneonline)

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