Il superticket "aumenta le discriminazioni e le diseguaglianze tra i territori e nei territori". Perciò scomparirà il prima possibile.

Lo assicura il ministro della Salute Roberto Speranza (nonostante il freno, da Cagliari, del premier Giuseppe Conte): il suo superamento, spiega Speranza in un'intervista a Repubblica, "costa 550 milioni, ma visto che 60 sono già stati messi l'anno scorso, ci vogliono 490 milioni", per i quali vanno trovati "stanziamenti extra".

La lotta all'evasione nell'azione di governo, prosegue, "la faremo con modalità innovative e questo aiuterà anche la sanità. Sto lavorando a un disegno di legge, collegato alla manovra, su cui sarà importante il confronto con le parti sociali. Il principio che mi ispira è la progressività. Penso, ad esempio, che chi come me fa il parlamentare può pagare per una visita specialistica qualcosa in più rispetto a un lavoratore dipendente".

L'universalità del sistema sanitario nazionale "è il patrimonio più importante del Paese, da difendere come una pietra preziosa". Per questo "abbiamo stanziato 2 miliardi in più nel fondo sanitario nazionale per il 2020". Si vuole dare il segnale che "per la sanità la stagione dei tagli è finita". Venendo al nodo della carenza di medici, "ormai il grido di dolore su questo problema è generalizzato, arriva da tutte le Regioni. Stiamo studiando le soluzioni, anche confrontandoci con i governatori e le parti sociali, che devono arrivare in tempi brevi".

Un primo obiettivo è continuare ad aumentare le borse di specializzazione. Rispetto al biotestamento "faremo subito tutto quello che è nelle nostre possibilità per dare esecuzione alla norma approvata dal Parlamento". Infine, il provvedimento che il ministro vorrebbe veder approvato nei primi mesi del suo mandato è quello sulle "aggressioni agli operatori sanitari, perché dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi. La norma è già passata all'unanimità in Senato e spero che in tempi brevi si esprima la Camera".

(Unioneonline/D)
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