Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, prende la parola nell'Aula della Camera per illustrare la sua interpellanza al ministro Guardasigilli contro la cena che si è svolta tra i vertici dello Stato e due giudici della Consulta, Luigi Mazzella e Paolo Napolitano, alla vigilia della decisione sul Lodo Alfano. Ma usa toni molto forti che il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, manifesta di non gradire. Seduto ai banchi del governo, accanto al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e a quello dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, Bondi allarga più volte le braccia scuotendo la testa e borbottando. Quando Di Pietro parla di "giudici spregiudicati che infangano la Corte", anche Elio Vito guarda più volte verso il presidente di turno, Rocco Buttiglione, nella speranza che si intervenga per riprendere il deputato dell'Idv. Buttiglione capisce e si 'armà di campanella, ma non la fa suonare, nè dice una parola. Così è Bondi a intervenire. Grida più volte 'Vergognati! Vergognati!' all'indirizzo di Di Pietro. Poi si alza, continuando a inveire verso gli scranni dell'Idv. I commessi gli si avvicinano. Di Pietro tace guardandolo negli occhi. Alla fine, il ministro della Cultura, dopo aver gridato ancora "Vergognati!", preferisce lasciare l'Aula.
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