Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha paura delle imminenti elezioni europee.

"La campagna elettorale sarà lunga - dice in un'intervista al Corriere della Sera - durerà fino a maggio inoltrato, potrebbe anche accadere che le forze della maggioranza possano ricevere un consenso proporzionalmente diverso rispetto alle Politiche del 4 marzo di un anno fa. Ma se anche accadesse, questa esperienza di governo non ne risulterebbe condizionata".

Su Fitch, che descrive il nostro Paese come stabile con prospettive negative, "sinceramente, questa instabilità non riesco proprio a vederla. Per questo rimango convinto che andremo avanti. La spinta per il cambiamento e le riforme non si è ancora esaurita".

E comunque "se parliamo di previsioni di natura politica, l’opinione di Fitch vale quanto altre analisi politiche che correntemente si fanno".

Io, ha aggiunto, "passo lunghe ore a lavorare a Palazzo Chigi ma viaggio anche molto per l'Italia. E credetemi: la voglia di archiviare la vecchia politica e i vecchi partiti non solo rimane intatta ma in questi mesi si è consolidata, nell'opinione pubblica. D'altronde, mi pare che i sondaggi ci diano un consenso alto, inusuale nello stesso contesto europeo. Non può essere un caso o un errore".

Il premier ha anche fugato le voci di possibili manovre correttive e di patrimoniali allo studio del governo.

Ipotesi, ha detto al Corriere, "escluse, anche perché - spiega - è stato inserito il meccanismo cautelativo

che prevede il blocco a luglio della spesa per due miliardi di euro nell'ipotesi che i conti pubblici non siano in linea con le previsioni".

Parole che hanno suscitato varie reazioni.

Tra gli altri, quella dell'economista Carlo Cottarelli, che su Twitter ha ironizzato: "Ormai è chiaro che non ci sarà nessuna manovra in corso d'anno e che il deficit supererà l'obiettivo del 2,04% del Pil. Idea: ritogliamo lo zero! Dopo tutto, se uno vale uno, zero vale zero. Perché preoccuparsi?".

(Unioneonline/D)
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