Ennesimo duro scontro tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Tema del contendere il caso Gregoretti, per cui ieri i senatori della Lega hanno deciso in Giunta per le autorizzazioni al Senato di mandare a processo l'ex ministro, accusato di sequestro di persona per aver trattenuto diversi giorni in mare migranti che erano a bordo di una nave militare italiana.

Conte, parlando con i giornalisti a Firenze, ha ribadito che quella di non concedere l'attracco alla nave fu una decisione esclusiva dell'allora ministro dell'Interno: "Ho chiarito per quanto mi riguarda il mio ruolo, non posso che ribadire che la Presidenza del Consiglio è stata senz'altro coinvolta, come sempre, ma nella redistribuzione dei migranti".

"Mi è stato chiesto - ha aggiunto il presidente del Consiglio - di lavorare per la redistribuzione. Poi la decisione specifica se sbarcare, in quale momento, in quale ora, era competenza del ministro Salvini che l'ha rivendicata pubblicamente. Sono tutti fatti, anche documentali, che verranno senz'altro valutati in sede parlamentare".

Laconica la replica del leader leghista, che al termine del suo comizio a Porretta, ha commentato così le parole del premier: "Ne parleremo in Tribunale".

(Unioneonline/L)
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