L’avventura in Sardegna del segretario generale della Regione, Saverio Lo Russo, potrebbe essere al capolinea. 

«La notizia che avesse le valigie pronte girava da tempo nei corridoi della Regione. Ora è ufficiale: andrà a coordinare un ufficio del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie», fa sapere il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu, he sottolinea: «Proprio l'uomo che avrebbe dovuto consentire alla Sardegna di “cambiare passo e standing nella rappresentazione nazionale ed internazionale” (parole della presidente Todde) torna a Roma dopo aver collezionato, in appena sette mesi, alcuni ricorsi del governo nazionale nei confronti della Regione». Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha commentato la notizia che il Dipartimento per il Personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha autorizzato l'affidamento di un nuovo incarico dirigenziale a Saverio Lo Russo, che la Giunta Todde aveva nominato lo scorso 11 aprile nel ruolo di Segretario generale della Regione.

Lo Russo è arrivato nell’Isola con nomina dell’11 aprile. Ha ricoperto il ruolo di vertice della macchina amministrativa regionale, quello di segretario generale, creato sotto il governo di Christian Solinas con la legge che il Movimento 5 Stelle, quando era all’opposizione, aveva battezzato “poltronificio”. Salvo poi utilizzarla in (quasi) tutte le sue potenzialità.   

«In attesa di verificare atti di governo concreti della nuova Giunta, dobbiamo riconoscere alla presidente una certa dimestichezza nel “settore nomine”, attacca Truzzu, «soprattutto approfittando di quelle norme tanto combattute dal centrosinistra nella legislatura precedente.  Per quanto riguarda il segretario generale, dispiace che gli uffici di viale Trento siano stati utilizzati come sede provvisoria per un dirigente in carriera e visto che, verosimilmente andrà a dirigere un ufficio che si occuperà anche delle questioni sarde, la speranza è che mantenga il giusto equilibrio giuridico dopo essere stato nominato da una Giunta di un ben definito colore politico».

Da Roma o, comunque, su indicazione romana, era arrivato anche l'assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi. E «visti i risultati mediocri di un'altra scelta fatta fuori dall'Isola», conclude Truzzu, «ci auguriamo che questa volta la presidente Todde sia più accorta e soprattutto non si faccia influenzare dalle dinamiche provenienti dal mondo cinquestelle romano e dal nuovo capo indiscusso di quella galassia». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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