«Questa indagine ha due elementi di sicuro rilievo: il primo è il tempismo, visto che siamo a quattro giorni dalla presentazione delle liste e mentre si decide il candidato presidente unitario del centrodestra; l'altro è che, essendo in fase di indagine, stiamo parlando di atti che dovrebbero essere coperti da segreto istruttorio».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas ai microfoni del TG1, commentando gli sviluppi nelle inchieste della Procura di Cagliari sulla compravendita di una sua proprietà a Capoterra.

Nei confronti di Solinas e di altri sei indagati per corruzione è stato disposto in queste ore un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350mila euro, eseguito dalla Guardia di Finanza (QUI LA NOTIZIA).

«Gli atti che dovrebbero essere coperti da segreto – ha proseguito Solinas – sono invece in possesso di tutti i media, i giornali e le televisioni e circolano liberamente. In un paese democratico, in uno Stato di diritto queste cose non dovrebbero accadere».

E ancora: «Sono cose che subiamo per l'ennesima volta e siamo davanti, per tutto il resto, a un teorema indimostrato e indimostrabile costruito pervicacemente dalla polizia giudiziaria. Ma appena avremo l'opportunità di rappresentare i fatti nella loro verità – ha concluso Solinas - si dimostrerà che non è stato fatto niente che non fosse più che lecito nella condotta del presidente della Regione Sardegna».

(Unioneonline/l.f.)

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