Non si ferma l’ondata di minacce di morte a Orgosolo, con delle nuove scritte minatorie, apparse nella serata di ieri, nella chiesa campestre di San Marco, nella strada per Montes.

A farne le spese, stavolta, il comandante della stazione locale dei carabinieri, il brigadiere Mattia Chessa.

A campeggiare nel sagrato, imbrattato con lo spray nerastro, le scritte “Sei morto, ti sparo, riposa in pace”, corredate da tre croci, a poche settimane dalle minacce, apparse nella stessa chiesa contro due funzionari Forestas e il sindaco Pasquale Mereu.

Per il paese, che si prepara ai funerali di Graziano Mesina, attesi per domani alle 15 nella chiesa parrocchiale, un clima di profonda incredulità: «Percepisco che dietro questi ripetuti atti - tuona il sindaco Pasquale Mereu - ci sia la regia di qualcuno, mosso dalla voglia di intorbidire le acque e smuovere la situazione di calma che fino ad alcuni mesi fa si respirava nel nostro paese. Siamo dinanzi alla mano di chi vuole destabilizzare una comunità che vuole guardare avanti».

L’articolo completo di Giorgio Ignazio Onano su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e nell’edizione digitale

© Riproduzione riservata