Donald Trump avrebbe avuto sino a sette telefonate con Putin dopo aver lasciato la Casa Bianca: l'ultima quest'anno mentre premeva per far stoppare dal Congresso i nuovi aiuti all’Ucraina. Non solo: nel 2020, in piena pandemia, avrebbe inviato segretamente al leader di Mosca - per uso personale – dei kit per test anti-Covid, che in Russia scarseggiavano. 

Sono alcune rivelazioni contenute in “War”, il nuovo libro di Bob Woodward, il decano dei giornalisti politici Usa, che assieme al collega Carl Bernstein fece esplodere lo scandalo Watergate ai tempi di Nixon. 

A meno di un mese dal voto per le presidenziali, le pagine del reporter premio Pulitzer sono ovviamente diventate esplosive.

Per l’entourage del candidato repubblicano si tratta solo di «storie inventate, da un uomo veramente demente e squilibrato», che ha scritto «un libro spazzatura che appartiene al cestino delle occasioni della sezione fiction di una libreria low cost o che può essere usato come carta igienica».

Non è tardato ad arrivare anche il commento della candidata democratica Kamala Harris (che gli ultimi sondaggi danno in vantaggio di tre punti): «Le persone in America facevano fatica ad ottenere i test e questo tizio li mandava in Russia, a un dittatore assassino per uso personale? Questo è solo l'ultimo esempio lampante di chi è Trump, che ha segretamente mandato kit per i test Covid per uso personale a Putin, un avversario degli Stati Uniti, quando stava dicendo che gli americani dovevano iniettarsi candeggina nel loro sangue. Pensate a cosa significa», ha detto Harris in un’intervista a proposito di quanto scritto da Woodward.

Ma “War” contiene anche retroscena inediti sul presidente uscente Joe Biden, che avrebbe definito in alcune il premier israeliano Benjamin Netanyahu «son of b...» (ovvero figlio di p...) e «bad f..king guy» (, ovvero un cattivo e fottuto re).

(Unioneonline/l.f.)

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