Storico incontro a San Francisco tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping.

Una breve stretta di mano, sorrisi di rito e circa quattro ore di faccia a faccia privato in una lussuosa residenza della città californiana, circondata da un grande parco, un tempo set della serie televisiva “Dinasty”. 

«Possiamo lavorare insieme sull'intelligenza artificiale (limitandone l’uso a scopo militare, ndr) e sul clima», ha detto il leader di Washington aprendo il summit.

Dal canto proprio, il numero uno di Pechino ha sottolineato che «per gli Stati Uniti e la Cina non è un'opzione girarsi le spalle».

Le relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti non sono mai state facili «negli ultimi 50 anni e più», ha ammesso Xi, sottolineando però che nonostante i problemi le due nazioni «sono sempre riuscire ad andare avanti».

«Il mondo è abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti», ha proseguito Xi, evidenziando come le relazioni bilaterali fra i due Paesi sono le più importanti e sarebbe «irrealistico» per una delle parti cercare di «rimodellare» l'altra.

Preannunciato anche un accordo con cui Pechino lancerà un giro di vite sulla produzione e l'esportazione dei precursori chimici del Fentanyl, l'oppioide sintetico a basso costo che miete decine di migliaia di vittime ogni anno in Usa.

In cambio, Washington potrebbe revocare le sanzioni contro l'istituto di scienze forensi, accusato di collaborare alla repressione degli uiguri nello Xinjiang.

(Unioneonline/l.f.)

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