Sei anni di carcere. È la pena inflitta da una corte militare russa a una donna riconosciuta colpevole di essersi sottratta alla mobilitazione per il conflitto con l’Ucraina.

Lo riferisce il quotidiano di Mosca Kommersant, precisando che la sentenza è stata al momento “congelata”, in quanto la donna è neomamma e nuovamente in dolce attesa.

Madina Kabaleva, questo il nome dell’imputata, sconterà dunque la detenzione prevista non prima del 2032, quando suo figlio, nato nel 2018, compirà 14 anni.

Da quanto si apprende, la condanna è stata confermata dalla Corte per il distretto militare sud, che ha riconosciuto la donna colpevole di non essersi presentata per prendere servizio senza una buona ragione in periodo di mobilitazione e conflitto armato.

La difesa ha fatto presente che la donna era in possesso di un certificato degli stessi medici della sua compagnia che la esentava dal servizio in quanto incinta e madre di un bambino con meno di 14 anni. Ma secondo i giudici si sarebbe dovuta ugualmente presentare per comunicare personalmente l'esenzione. 

(Unioneonline/l.f.)

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