Santiago Abascal, il nostalgico di Franco con la pistola sotto la giacca
Il grande risultato del partito di estrema destra Vox in Spagna accende i riflettori sul suo leader, nostalgico di Francisco FrancoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le elezioni regionali dell'Andalusia hanno scatenato un terremoto politico in Spagna. Un partito di estrema destra, Vox, è entrato in un Parlamento regionale per la prima volta dalla morte del dittatore Francisco Franco, avvenuta nel 1975.
Un risultato che va oltre le previsioni più ottimistiche, secondo cui Vox sarebbe sì entrato nel parlamentino regionale, ma con cinque seggi. E invece ne ha ottenuti 12, tanto che sembra persino plausibile un patto con i Popolari e Ciudadanos per governare la regione.
Un sonoro schiaffo ai socialisti da poco andati al governo dopo il caso di corruzione che ha travolto Rajoy. L'Andalusia è tradizionalmente un feudo della sinistra, e questo clamoroso risultato di Vox sembra rappresentare il trampolino di lancio per l'estrema destra iberica quando si sta per entrare nel 2019, un anno "elettorale" nel quale in Spagna si voterà per regionali, comunali, europee e legislative.
ABASCAL - Il successo dell'estrema destra porta il nome di Santiago Abascal, leader nazionale di Vox. Nato 42 anni fa a Bilbao, papà con un passato di destra nei Popolari, nonno ex sindaco franchista, è un nostalgico dell'ultimo dittatore del mondo Occidentale. Francisco Franco, appunto. "L'unica colpa che ha avuto è stata quella di morire nel suo letto", ha twittato Abascal. Uno che rimarca sempre: "Se mi chiamano fascista non mi offendo". Che gira con una Smith & Wesson sotto la giacca e che non vuole sentir parlare di femminicidi e violenza di genere, cose che per lui non esistono
Ha molti tratti in comune - dall'euroscetticismo al rifiuto dei migranti e della globalizzazione - con i sovranisti Trump, Le Pen e Salvini. Il suo stile comunicativo d'altronde è quello: frasi sintetiche, pochi concetti ma politicamente scorretti.
Fortemente nazionalista, rifiuta tutti gli indipendentismi che pure in Spagna sono molto radicati. Il partito è nato nel 2013: si è contraddistinto inizialmente per la guerra ai migranti, poi per la forte contrapposizione alle richieste di indipendentismo catalano.
Finora in Spagna il crollo dei partiti tradizionali aveva favorito la sinistra (Podemos) e il liberalismo estremamente europeista di Ciudadanos. Ora anche a Madrid è arrivata l'estrema destra. Quella scomparsa 43 anni fa, con la morte di Francisco Franco.
LA DESTRA IN EUROPA E NEL MONDO - La Spagna era uno dei pochi Paesi in cui la protesta politica ancora non si era affermata a destra. Cosa che sta accadendo un po' ovunque. Negli Usa, dove Donald Trump prima ha asfaltato i Repubblicani moderati, poi ha sconfitto Clinton alle presidenziali. In Italia, con il boom di Salvini che ha polverizzato il centrodestra moderato e che secondo i sondaggi ha portato la Lega ad essere il primo partito italiano.
E restando in Europa, si pensi all'Austria di Kurz, l'Ungheria di Orban, la Repubblica Ceca di Babis e la Polonia di Legge e Giustizia, partito populista nazionalista.
Anche dove l'estrema destra non governa, riesce a orientare il dibattito pubblico e le scelte politiche. In Francia, dove Marine Le Pen si è arresa solo al ballottaggio a un Macron che oggi è fortemente indebolito dalla protesta dei gilet gialli. E anche in Germania, dove Afd (Alternative fur Deutschland) ha ottenuto ottimi risultati spingendo Angela Merkel (e soprattutto il ministro dell'Interno Horst Seehofer) a usare il pugno duro contro i migranti. Per non dimenticare la Gran Bretagna, dove il voto per la Brexit è stato guidato dalla destra conservatrice e da quella più estremista.
(Unioneonline/L)