A una settimana dal terremoto che ha devastato il sud della Turchia e la Siria nord-occidentale continua ad aumentare il numero delle vittime.

Più di 40mila i morti: 40.943 per la precisione, sono 31.643 in Turchia, 9.300 in Siria secondo l’aggiornamento di questa mattina.

Tra i vari corpi senza vita tra le macerie, si registra ancora qualche salvataggio che ha del miracoloso. Quello di Bunyamin Idaci: 35 anni, è stato estratto vivo dai soccorritori dopo aver passato 177 ore sotto le macerie di uno dei palazzi crollati per il terremoto ad Adiyaman, una delle città turche più colpite. Stessa sorte è toccata ad Antiochia alla 26enne Derya Akdogan, mentre un neonato di 7 mesi è sopravvissuto per 140 ore tra le macerie della sua casa ad Antakya.

Le autorità turche intanto hanno arrestato più di 100 costruttori con l’accusa di aver violato le normative edilizie del Paese. Il ministero della Giustizia di Ankara ha autorizzato i procuratori ad avviare cause contro tutti i «costruttori e i responsabili» dei crolli perché non hanno rispettato le norme introdotte dopo il sisma del 1999. 

(Unioneonline/L)

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