Via libera al terzo richiamo dei vaccini, a cominciare da anziani e vulnerabili, e porte aperte al mantenimento di alcune precauzioni ma nessuna intenzione di tornare a un lockdown generalizzato. Sono le linee del piano di contenimento del Covid-19 in vista dell'inverno e che il governo Tory britannico di Boris Johnson si appresta a formalizzare.

Lo anticipano oggi i media del Paese, riportando che Johnson e i suoi ministri restano per ora contrari anche solo a immaginare un nuovo confinamento nazionale, riservandosi al limite - nel caso di una nuova impennata invernale dei contagi - di poter reimporre l'uso delle mascherine nei luoghi pubblici come vincolante (in Inghilterra non è più obbligatorio da nessuna parte dal 19 luglio, ma soltanto "raccomandato" sui trasporti pubblici o nei siti affollati al chiuso) e di riesumare l'indicazione diffusa del lavoro da casa.

Da chiarire invece l'ipotesi d'un possibile alleggerimento delle residue restrizioni sui viaggi: in particolare sulla quarantena precauzionale a domicilio, che del resto secondo un’inchiesta giornalistica non sarebbe stata rispettata nei mesi scorsi da circa 300mila persone. 

Al momento il Regno Unito ha vaccinato completamente l'81% della sua intera popolazione over 16 e il 90% con una dose, numeri che hanno indotto il governo Johnson a rinunciare per ora all'idea d'introdurre l'obbligo del Green pass vaccinale anche solo per l'accesso a locali notturni, concerti o eventi sportivi di massa.

I nuovi casi alimentati quotidianamente dalla variante Delta restano comunque piuttosto numerosi sull'isola, seppure in calo negli ultimi due giorni sotto quota 30.000 e con un impatto su ricoveri e soprattutto morti largamente inferiore rispetto alle precedenti ondate della pandemia.

(Unioneonline/v.l.)

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