Il governo finlandese ha ritirato il suo piano di restrizioni anti Covid dopo le riserve avanzate dal Parlamento sulla sua costituzionalità.

"Ora valuteremo se è possibile presentare un nuovo progetto legislativo e quanto tempo ci vorrà", ha detto ieri sera ai giornalisti la premier Sanna Marin, dopo una riunione di governo.

La Finlandia è finora riuscita a contenere la propagazione del virus senza leggi ad hoc, grazie alla bassa densità di popolazione (5,5 milioni di abitanti in tutto il Paese) e all'adesione spontanea alle norme di comportamento generali contro il virus, diffuse finora tramite raccomandazioni. Con poco più di 4.000 casi e 17 decessi negli ultimi sette giorni, secondo l'OMS, resta tra i Paesi europei dove l'epidemia è stata contenuta, ma la curva è in salita e preoccupa le autorità.

La scorsa settimana il governo aveva presentato un piano che prevedeva un lockdown a Helsinki e Turku, nel sudovest, dove gli abitanti avrebbero potuto lasciare le loro case solo per strette necessità: scuola, lavoro o spesa. Ieri però una commissione costituzionale composta da parlamentari ha avvertito che il disegno di legge è contrario alla Costituzione finlandese, in particolare a causa di misure ritenute sproporzionate rispetto alle libertà fondamentali, suggerendo misure più mirate.

L'esecutivo ha immediatamente annunciato il ritiro del progetto e ha subito convocato un consiglio dei ministri per decidere il da farsi.

(Unioneonline/F)
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