Kim, gli auguri di compleanno a Putin poi la minaccia: «Pronti alle armi nucleari se attaccati»
Il leader nordcoreano: «Se aggrediti ricorreremo a tutta la nostra potenza militare»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato nelle ultime ore "un messaggio di auguri" al presidente russo Vladimir Putin in occasione del suo 72esimo compleanno, osservando che i rapporti bilaterali tra i due Paesi si sono sviluppati in "relazioni di alleanza invincibili, eterne e strategiche" dopo la visita fatta lo scorso giugno a Pyongyang dal capo del Cremlino.
Il supremo comandante, che ha anche definito Putin "il mio compagno più stretto", ha assicurato che "gli incontri e i legami da compagni tra noi, che continueranno in futuro, daranno un contributo positivo al consolidamento ulteriore delle fondamenta eterne dell'amicizia Corea del Nord e Russia", nonché delle relazioni strategiche e cooperative".
Pyongyang e Mosca hanno rafforzato la loro cooperazione militare tra i sospetti che il Nord stia fornendo armi convenzionali a Mosca per sostenere la sua guerra contro l'Ucraina in cambio di assistenza militare ed economica. Dopo i colloqui del vertice di giugno, Kim e Putin hanno firmato un trattato di "partnership strategica globale" che include una clausola di difesa reciproca.
Kim Jong-un nelle ultime ore ha poi assicurato che «tutta la potenza militare» del Paese «sarà usata senza esitazione se i nemici tentassero di usare la forza contro di noi, e l'uso di armi nucleari non sarà escluso».
In un discorso tenuto lunedì durante la visita alla Kim Jong-un National Defense University, il leader ha detto che la Costituzione del Paese «darà un ordine severo all'esercito» di agire, se provocato, senza fornire dettagli, nel resoconto della Kcna. La minaccia è maturata nel giorno in cui il Nord dovrebbe aver aperto la sessione parlamentare per rivedere la Costituzione e consolidare Seul come «nemico primario».
L'avvertimento di Kim arriva anche sei giorni dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha messo in guardia il Nord che si troverebbe ad affrontare "la fine del suo regime" se tenterà di usare armi nucleari con una risposta "risoluta e schiacciante" da parte dell'alleanza Corea del Sud-Usa.
Kim, inoltre, ha definito Yoon un "uomo anormale" per aver parlato di azioni militari contro il Nord che è dotato di armi nucleari, assicurando che accelererà le mosse per trasformare il Paese «in una superpotenza militare e nucleare».
In un momento in cui l'alleanza Seul-Washington «è stata completamente trasformata in un'alleanza nucleare, come pubblicizzato, la postura di risposta nucleare della nostra nazione deve essere completata a un'altezza che non ha limiti».
Nel suo discorso, il leader ha anche ribadito la sua posizione secondo cui la Corea del Sud e la Corea del Nord sono «due Stati ostili l'uno all'altro». In passato, «abbiamo parlato di liberazione del lato meridionale o di unificazione con la forza. Ma adesso non ci interessa poiché abbiamo dichiarato la posizione di due Stati separati. Non abbiamo intenzione di attaccare la Repubblica di Corea ed è inquietante anche solo essere consapevoli di quel Paese», ha aggiunto Kim.
La Corea del Nord ha rivelato a settembre per la prima volta l'esistenza di un impianto di arricchimento dell'uranio, in un apparente tentativo di dimostrare che Pyongyang non ha intenzione di rinunciare al suo arsenale atomico.
(Unioneonline/v.l.)