Donald Trump non deve rilasciare dichiarazioni pubbliche i cui attacca i testimoni, lo staff del tribunale e i pubblici ministeri che si occupano del caso federale in cui è accusato di aver cospirato per capovolgere il risultato del voto del 2020. Lo ha deciso il giudice Tanya Chutkan, spiegando che i diritti di Trump previsti dal Primo Emendamento della Costituzione non gli consentono di portare avanti una «campagna diffamatoria».

Intanto, procede la campagna elettorale in vista delle presidenziali.

E, per il secondo trimestre consecutivo, Trump e gli altri sfidanti repubblicani si sono visti surclassare nella raccolta di fondi elettorali per la Casa Bianca: tra luglio e settembre, il presidente Usa in carica ha rastrellato 71 milioni di dollari con il comitato nazionale democratico, contro i 45,5 milioni del tycoon.

Nel trimestre precedente Biden aveva doppiato Trump: 72 milioni di dollari, rispetto ai 35 del suo rivale. Ora il commander in chief ha quasi 91 milioni di dollari in banca, una cifra che supera di gran lunga i suoi rivali, a partire dal suo predecessore (37,5 milioni). (Unioneonline/l.f.)

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