Eitan, l’odissea verso la fine: venerdì il ritorno in Italia con la zia
Dopo il verdetto della Corte suprema israeliana, il bimbo, unico superstite della tragedia del Mottarone, lascerà Tel Aviv, dove era stato portato illegalmente dal nonno materno
Sembra finalmente volgere al termine l’intricata vicenda di Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, dove ha perso entrambi i genitori, assegnato in affido alla zia paterna, ma portato in Israele dal nonno materno, attraverso un “rapimento” che ha innescato un’aspra battaglia giudiziaria.
Dopo l’ultima sentenza della Corte suprema israeliana, che ha dato ragione alla zia – Aya Biran – e dopo il respingimento del ricorso del nonno – Shmuel Peleg – il piccolo potrà tornare in Italia.
Da quanto si apprende, il rientro è previsto venerdì prossimo, 3 dicembre, con un volo in partenza da Tel Aviv.
Nel suo verdetto – redatto in ben 17 pagine – il giudice della Corte Suprema dello Stato ebraico, Alex Stein, aveva posto come limite per il ritorno del bimbo il 12 dicembre e ricordato che il principio base della Convezione dell'Aja prevede "tolleranza zero verso i rapimenti ed evidenzia la necessità di una restituzione immediata".
"Non è discutibile - ha sottolineato - che il luogo normale di vita del minore sia in Italia dove ha trascorso quasi tutta la sua esistenza".
(Unioneonline/l.f.)