Dopo quasi sei anni, è arrivata la svolta nelle indagini sulla morte di una donna di 34 anni, inizialmente archiviata come sfortunato incidente di caccia.

Lo scorso dicembre, infatti, per quella morte è stato arrestato il marito. E ora il giudice che si sta occupando del caso ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dell’uomo, un dentista di Pittsburh, Lawrence Rudolph, 67 anni, con la passione per la caccia grossa. Per lui dunque si prospetta una lunga pena.

Anche la consorte, Bianca Finizio, 34 anni, aveva la passione per la caccia. E il suo sogno era andare in Africa per riuscire ad abbattere un leopardo. 

Nel 2016 il marito decide di accontentarla. La coppia parte quindi per lo Zambia, per un safari, non certo fotografico, nel Kuefa National Park.

Al termine del soggiorno il leopardo non è stato catturato, ma le prede sono state comunque molte e i due possono ritenersi soddisfatti. Poco prima della partenza per tornare negli Usa, però, avviene il fattaccio.

Bianca sta finendo di fare i bagagli, il marito – questa la sua versione dei fatti – è in bagno a prepararsi. Risuona uno sparo, il dentista esce dal bagno e trova la moglie riversa, con una ferita alla testa. Morta. Da uno dei bagagli fa capolino un fucile. Forse le è caduto ed è partito un colpo accidentale. Fatale. Oppure si è suicidata? Accorre una guida, che ha sentito il rumore. E vede Rudolph “sconvolto” per l’accaduto. E la sua testimonianza servirà per confermare che è stato un tragico incidente. 

La storia però resta piena zeppa di ma e di domande irrisolte.

Perché Rudolph non ha contattato subito la famiglia della donna, ma solo l’ambasciata Usa per chiedere l’immediata cremazione del corpo?

Perché ha scelto di cremarla se Bianca era una cattolica fervente, che mai avrebbe voluto che le sue ceneri fossero disperse?

E che dire dell’investigatore locale, che ha anche scattato foto del corpo, che ha ritenuto da subito che la ferita non fosse compatibile con la versione fornita dal dentista e dalla guida?

E ancora: perché appena un mese dopo, dopo aver incassato 4,6 milioni di dollari dall’assicurazione sulla vita della moglie Rudolph è andato a vivere come se nulla fosse con un’altra donna? 

Domande che hanno, dopo anni, trovato risposta, grazie al lavoro dell’Fbi: è stato l’uomo ad uccidere la moglie, per incassare il ghiotto premio assicurativo e iniziare una nuova vita con la sua amante, che minacciava di lasciarlo se non si fosse sbarazzato della consorte. Quindi il dentista ha organizzato una clamorosa messinscena, corrompendo anche la guida per fargli da testimone. 

Come detto, l’uomo è finito in carcere, mentre i suoi legali protestano e parlano di “persecuzione”.

Il giudice però ha dato ragione all’accusa. E il dentista uxoricida che pensava di farla franca resterà dietro le sbarre. 

(Unioneonline/l.f.)

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