Il boss Salvatore Zazo, arrestato a Barcellona, per cui era stato chiesto l'inserimento nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia, forniva la coca ai 'capi dei capi' di diversi clan: i 'Lo Russo', i 'Capitoni' di Secondigliano', ma anche al boss 'Ciruzzo 'o milionario', Paolo Di Lauro, a capo dell'omonimo clan protagonista di una delle più sanguinose faide di camorra. Considerato attuale reggente del clan Mazzarella, secondo quanto ricostruito dai carabinieri che lo hanno arrestato, anche con l'ausilio di dichiarazioni di pentiti, Zazo organizzava e dirigeva l'importazione di ingentissimi quantitativi di cocaina tramite contatti con i cartelli colombiani: droga che poi arrivava ai boss di Napoli e dell'hinterland. Il tutto attraverso telefonate che Zazo faceva da un call center dove è stato arrestato.

I PRECEDENTI Nel 2006, il boss era stato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso come capo del clan 'Zazo': gruppo coinvolto in numerosi omicidi: il Riesame lo scarcerò. Il cognome di Zazo potrebbe essere Zaza: un 'errore' che risale ad anni fa, forse compiuto per nascondere il legame di parentela con Michele Zaza, morto nel '94 e considerato uno dei più famigerati boss della camorra, capostipite dei Mazzarella.            
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