Cinque agenti del dipartimento di polizia di Memphis (Tennesee) sono stati licenziati per «uso eccessivo della forza, mancato intervento e omissione di soccorso» dopo aver arrestato un afroamericano, morto poi in ospedale.

L’uomo, Tire Nichols, 29 anni, è stato fermato lo scorso 7 gennaio ed è morto tre giorni dopo. Il dipartimento di polizia ha accertato le responsabilità di Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Emmitt Martin III, Desmond Mills Jr. e Justin Smith – anche loro neri – in seguito a un'indagine interna.

Si indaga ancora per capire le cause ufficiali della morte ma l'uomo, fermato per “guida spericolata”, lamentava “difficoltà a respirare”. La famiglia e diversi gruppi per la difesa dei diritti hanno chiesto la pubblicazione dei video ripresi dalle bodycam dei poliziotti. 

Il caso rimanda alla morte dell’afroamericano 31enne Keenan Anderson, cugino del fondatore del movimento Black Lives Matter, avvenuta a Los Angeles lo scorso 3 gennaio. Il giovane era rimasto coinvolto in un incidente stradale ma gli agenti arrivati sul posto «l'hanno gettato a terra, stordito più volte con un taser e colpito», ha denunciato la famiglia. 

(Unioneonline/v.f.)

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