Vernice rosa sul murale di Paola Egonu, le Olimpiadi rilanciano lo Ius soli. Schlein: «Legge da cambiare»
In campo anche il Referendum di +Europa, centrodestra contrario. La street artist Laika pronta a dipingere ancora: «Razzismo, cancro del Paese»Un murale dedicato a Paola Egonu, l’atleta simbolo di una squadra capace di imprese straordinarie, come quella dell’oro olimpico. Eppure l’opera, firmata dalla street artist Laika e realizzata sul muro di fronte alla sede delle Federazioni a Roma, è durata meno di 24 ore. Realizzata per rilanciare la lotta al razzismo, odio e xenofobia, è stata vandalizzata con della vernice rosa, che ha coperto quella più scura con la quale era stata dipinta la pelle della campionessa italiana.
Il caso ha scatenato la condanna bipartisan, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla segretaria del Pd, Elly Schlein. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha rinnovato l'abbraccio dato alla pallavolista a Parigi con uno che «oggi vale ancor di più», come ha scritto lui stesso sui social. L'artista che ha realizzato l'opera, intanto, prepara la sua personale "vendetta" ed è pronta a dipingere l'intero muro. «Il razzismo - scrive sui social - è un cancro brutto da cui l'Italia deve guarire». Un sentimento di intolleranza espresso dalla vernice rosa a imbrattare il corpo della campionessa italiana.
Intanto l’atto vandalico ha riacceso un dibattito da tempo fuori dai radar della politica: quello sulla necessità di modificare l'attuale legge sulla cittadinanza. La segretaria del Pd Elly Schlein ha lanciato un appello netto. «Per noi - scrive - chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge». Il riferimento implicito è allo Ius Soli, modello di cittadinanza sostenuto dal Pd che divide gli schieramenti. La legge in vigore è datata 1992. Prevede che «lo straniero che sia nato in Italia» possa diventare cittadino italiano «a condizione che vi abbia risieduto legalmente e ininterrottamente fino al raggiungimento della maggiore età». La richiesta di cittadinanza, quindi, può arrivare entro dodici mesi dal compimento del diciottesimo anno. Impianto che per le opposizioni è "fuori dal tempo". Il Pd spinge per il modello dello Ius soli, secondo cui la cittadinanza può essere acquisita per il fatto di essere nati sul territorio italiano.
Posizione sostenuta anche da Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e +Europa. Iniziativa che per ora trova il favore esplicito della deputata del Pd Laura Boldrini. «Di fronte al rifiuto ideologico della destra, - spiega - il referendum può essere un pungolo per la maggioranza». In Parlamento ci sono diverse proposte delle opposizioni che puntano a rivedere la legge sulla cittadinanza. Ma il loro cammino non si preannuncia facile.
(Unioneonline/v.f.)