Un medico di 65 anni dell'ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia, in provincia di Foggia, è finito ai domiciliari ed è stato destinatario del divieto di esercitare la professione medica per sei mesi per aver violentato cinque pazienti, tra i 30 e i 40 anni.

La prima denuncia è partita da una delle cinque vittime che nel febbraio scorso ha subito una visita medica decisamente diversa da quella prescritta. Teoricamente le doveva essere controllata la spalla, ma il medico indagato l'ha invece sottoposta a una vera e propria "visita" ginecologica.

Uscita dall'ospedale, la donna ha immediatamente raccontato l'accaduto prima al marito, poi a una poliziotta, sua conoscente.

Da quel momento sono partite le indagini degli agenti del commissariato di Polizia. Gli agenti hanno accertato altri quattro casi di violenza, ma temono che il numero delle vittime possa essere superiore.

Il primo episodio di violenza sessuale risale al 2004, poi un altro al 2005. Due invece sono quelli accertati nel 2017 e infine l'ultimo, quello dell'inverno scorso.

"Inventava patologie inesistenti - dicono gli investigatori - pur di convincere le pazienti a sottoporsi ad accertamenti medici più approfonditi. Le donne, impaurite, erano costrette a spogliarsi e a quel punto il medico le molestava. Da banali raggi a spalle o all'addome le vittime venivano, dunque, sottoposte a vere e proprie visite ginecologiche utilizzando, in alcuni casi, anche un ecografo".

Intanto il Direttore Generale dell'Asl Foggia, Vito Piazzolla, fa sapere di aver "già incaricato la Direzione sanitaria aziendale di avviare una indagine interna per accertare i fatti e attivare la commissione di disciplina".

(Unioneonline/D)
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