Forti scosse di terremoto, questa mattina poco dopo le 7, nell’Italia centrale e in particolare nelle Marche, ma avvertite anche al nord in Veneto e Friuli Venezia Giulia, della durata di diversi secondi.

Le case hanno tremato in numerose città tra cui Pesaro, Ancona, Fano e Urbino, ma anche Perugia, Bologna e l’Emilia Romagna. L’epicentro proprio nelle Marche, al largo della costa pesarese.

Secondo una prima stima, la magnitudo è stata di 5.7 per la prima scossa, le seguenti di 3.1 e 3.4. Al momento non sono stati segnalati danni a persone ma sono in corso le verifiche.

Grande paura nelle Marche, dove molte persone si sono riversate nelle strade e dove le scuole in alcune città sono state chiuse in via precauzionale. Ad Ancona in diversi punti della città sono caduti calcinacci e frammenti di intonaco. La circolazione ferroviaria è stata sospesa per controlli in alcuni tratti della linea Adriatica. 

Attivate le unità di crisi del Ministero della Cultura per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale.

Le sale operative hanno ricevuto "oltre 1200 telefonate, continua il monitoraggio della situazione sul territorio" ha spiegato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, nel corso di una conferenza stampa. "Al momento non risultano danni gravi", ha aggiunto.

(Unioneonline/s.s.)

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