Valentina Palli è il sindaco di Russi, in provincia di Ravenna, paese di poco più di 12mila abitanti. E uno di questi, un ultranovantenne, poco dopo la sua elezione ha cominciato a tempestarla di telefonate con insulti. Renato, questo il suo nome, si lamentava in malo modo perché il traffico davanti alla sua abitazione non gli consentiva di riposare. Quindi cominciava a chiamare un po’ tutti: non solo il Comune ma anche la Provincia, insultando qualunque dipendente rispondesse.

In pratica ogni giorno si ripeteva questa scena. Fino a quando il sindaco ha deciso di dare una svolta: “Un giorno di sole, senza avvisarlo, mi sono presentata a casa sua. Sono stata lì un’oretta, un tempo di chiacchiere, di storia della sua vita e della sua famiglia. Di vicinanza umana. Abbiamo parlato anche un po’ della strada ma in effetti nel nostro tempo insieme quello fu un tema del tutto residuale – scrive su Facebook Valentina Palli -. Da quel giorno, le sue telefonate sono cambiate. Il rumore della strada deve essere cessato perché non lo ha mai più citato”.

L’anziano in seguito è stato ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Covid: “Visto che è solo – prosegue il primo cittadino -, chiamava noi e noi abbiamo fatto altrettanto con lui, chiamandolo al telefono e chiedendo ai medici come stesse, per assicurarci che non si sentisse solo (all’ospedale ci era vietato andare…) e così Renato è tornato a casa. Come dice lui: ‘Alla mia età sono anche tornato!’ e si è commosso al telefono quando l’ho chiamato per dargli il bentornato. Adesso, ogni tanto, mi fisso (da sola e senza avvisarlo) un appuntamento in agenda. Gli porto una brioche (che non mangia) e lo passo a salutare. La strada deve essere diventata nel frattanto tranquillissima perché non ne abbiamo mai più parlato”.

(Unioneonline/s.s.)

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