Spinse e fece cadere un’altra alunna a scuola, genitori condannati a pagare 85mila euro
Per il Tribunale la famiglia è colpevole di non aver impartito alla figlia «un'istruzione consona al rispetto delle regole basilari della civile coesistenza»(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Condannati a risarcire per un totale di 85mila euro la famiglia della ragazza che la loro figlia aveva spintonato a scuola, facendola cadere per le scale e causandole una ferita alla testa, un lungo taglio, contro uno spigolo.
Il caso di bullismo si verificò in una scuola superiore di Pistoia. Secondo il tribunale, i genitori vanno condannati perché non avrebbero impartito alla figlia «un'istruzione consona al rispetto delle regole basilari della civile coesistenza», sono in buona sostanza colpevoli di non aver adeguatamente educato la figlia. Il tribunale ha anche «tenuto conto della grave e immotivata spinta» e nella sentenza stabilisce che ogni genitore «ha l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli».
Nella vicenda di Pistoia la spinta fu data nei corridoi mentre la vittima andava agli armadietti, regolarmente autorizzata dalla docente in classe. Nel tragitto sarebbe stata spinta volontariamente alla schiena dall'altra, finendo contro una colonna e provocandosi una ferita alla testa. La ragazzina ferita rimase in ospedale tre giorni e fu dimessa con 20 giorni di prognosi. Per la famiglia della vittima è stato disposto un indennizzo di oltre 85mila euro, comprese le spese legali.
Il tribunale ha anche stabilito un concorso di responsabilità con la scuola perché nessun docente avrebbe vigilato le alunne. La scuola si è difesa affermando che l’episodio si era verificato «in un ambiente noto alle alunne e privo di particolari profili di pericolosità», posizione respinta dal tribunale perché comunque al momento dell'incidente nel corridoio non c'era personale docente a sorvegliare.
(Unioneonline)