"Ho provato a tirarle fuori, ma il fuoco era troppo forte, troppo alto".

Questo il grido di dolore di Mela Hadzovic, madre di Elizabeth, Francesca e Angelica (20, 8 e 4 anni) le tre sorelle di etnia rom morte nel rogo che ieri ha avvolto un camper nel parcheggio di un centro commerciale di Centocelle.

Un incendio di origine dolosa, originato da una bottiglia molotov innescata da liquido infiammabile e maturato per vendetta (ma al momento sarebbe esclusa la pista dell'odio razziale, più probabile una faida tra clan), per il quale si cerca il responsabile, inquadrato da una telecamera di videosorveglianza.

Mentre i familiari delle vittime e l'opinione pubblica sono ancora sotto choc per l'accaduto, dalle prime informazioni sembra che ci sia un sospettato e che si stia nascondendo nei campi nomadi.

Nel frattempo, il mondo politico e istituzionale, da Mattarella a Renzi, passando per Giorgia Meloni e, naturalmente, per il sindaco Virginia Raggi, condanna senza se e senza ma il gesto, chiedendo giustizia.

La tragedia ha commosso anche papa Francesco.

Ieri nel tardo pomeriggio, fa sapere il Vaticano, "l'elemosiniere monsignor Krajewski si è recato in visita per portare un saluto e un aiuto concreto ai genitori e agli otto fratelli".

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