Il nostro Paese ritorna a chiedere l'apertura dei porti degli altri Stati membri dell'Unione Europea di fronte all'emergenza migranti.

E Frontex (l'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera) risponde aprendo alla revisione delle operazioni di Triton.

È quanto successo durante la riunione che si è svolta a Varsavia (erano presenti i rappresentanti degli altri Paesi europei e il governo italiano), in cui è stato concordato: "che sarà stabilito senza ritardi un gruppo di lavoro per identificare ulteriormente ed elaborare cosa deve essere rivisto nel concetto operativo di Triton alla luce delle decisioni già raggiunte a livello politico" a Tallinn sul piano della Commissione Ue. Verrà quindi redatto un "nuovo piano operativo" che sarà successivamente sottoposto ai Paesi Ue.

Lo stesso direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, ha sottolineato: "L'Italia sta affrontando una pressione straordinaria e ha bisogno di un sostegno aggiuntivo da Ue e Frontex".

IL VIMINALE - "Un altro passo avanti", è stato il commento al Viminale dopo l'incontro della delegazione italiana a Varsavia con il direttore Leggeri.

Frontex aumenterà il suo sostegno all'Italia sul fronte rimpatri, hotspot, sorveglianza aerea delle coste e sul codice di condotta per le ong. "Frontex è pronta a espandere il suo sostegno all'Italia nell'area dei rimpatri, è impegnata a rafforzare la sua presenza negli hotspot in Italia, e propone di espandere l'uso dell'operazione di sorveglianza aerea (Mas) oltre a condividere l'esperienza operativa per stendere il codice ong", ha annunciato l'Agenzia Ue.

(Redazione Online/s.a.)
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