Rt e incidenza giù ancora in Italia, ma aumentano i casi da variante Delta e Kappa
La maggior parte dei nuovi contagi è attribuibile a focolai circoscritti in varie parti del Paese
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Continua la riduzione dell'Rt nazionale a 0.63 rispetto allo 0.69 della settimana scorsa e scende ancora l'incidenza dei casi di Covid in Italia a 9 casi ogni 100mila abitanti rispetto agli 11 di 7 giorni fa.
Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull'andamento dei contagi da coronavirus in Italia, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi.
La bozza evidenzia anche che sebbene in assoluto i nuovi casi siano in diminuzione, la proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti Delta e Kappa (quest’ultima faceva parte della famiglia della variate Delta ed è ora distinta) è in aumento in Italia.
La maggior parte di questi casi è attribuibile a focolai circoscritti in varie parti del Paese.
I tecnici nel documento chiedono, visto l'aumento dei casi anche in paesi con alta copertura vaccinale, un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi e un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli.
REGIONI A RISCHIO BASSO – Tutte le Regioni e le province autonome si confermano a rischio basso e nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 3% (la soglia critica è il 30%) con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa dalle 362 del 22 giugno scorso alle 240 del 29 giugno.
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente e si attesta al 3% contro una soglia critica del 40%.
Il numero di persone ricoverate in queste aree passa dalle 2.289 del 22 giugno alle 1.676 del 29 giugno.
(Unioneonline/v.l.)