Il consiglio di amministrazione di Atlantia ha deciso di sospendere il pagamento della seconda rata, in scadenza il 2 gennaio 2020, della buonuscita dell'ex amministratore delegato del gruppo, Giovanni Castellucci.

"Il consiglio ha ritenuto prudenzialmente di sospendere il pagamento citato in relazione agli elementi sopravvenuti emersi dalle indagini in corso da parte dell'Autorità Giudiziaria e indipendentemente dalla rilevanza penale degli stessi", spiega la società.

La decisione fa riferimento alla costola dell'inchiesta della procura di Genova sul crollo del ponte Morandi e sul sistema di report alterati da parte della controllata Autostrade su alcuni viadotti.

Per quell'indagine Castellucci si era dimesso il 17 settembre scorso e con il cda aveva raggiunto un accordo di risoluzione consensuale che prevedeva un "incentivo all'esodo" pari a 13 milioni di euro, oltre alle competenze di fine rapporto, da pagare in quattro rate (la prima contestualmente alla sottoscrizione dell'accordo, la seconda il 2 gennaio 2020, la terza il 2 gennaio 2021 e la quarta il 2 gennaio 2022).

Atlantia all'epoca aveva però precisato che si riservava il diritto "di non procedere, in tutto o in parte, al pagamento delle rate non corrisposte, nonché il diritto di richiedere la restituzione in tutto o in parte delle rate corrisposte, qualora successivamente alla sottoscrizione dell'accordo" fossero "emerse condotte dolose comprovate e accertate, attualmente non note, poste in essere a danno della società o del Gruppo".

"Quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Atlantia è un'azione strumentale, immotivata e contraria agli accordi sottoscritti", ha commentato Castellucci.

(Unioneonline/D)
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