Reperti di “inestimabile valore” sono stati recuperati dalla Polizia di Stato a Roma, grazie alla segnalazione di un archeologo.

Tre persone sono state denunciate per ricettazione e violazione degli articoli 175 e 176 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

L’archeologo stava consumando all’interno di un bar quando si è accorto del valore e dell’importanza di alcuni oggetti che si è trovato di fronte all’interno del locale. Quindio ha chiamato il 112 e sul luogo è intervenuta la Polizia, che ha sorpreso il gestore del bar e un ristoratore internti a scaricare da un furgone dei reperti storici di elevato pregio.

“Cercavamo oggetti di arredo per esterni e li abbiamo acquistati online”, si sono giustificati i due uomini, un 25enne e un 64enne, entrambi romani, fornendo il nominativo della venditrice, la quale, tra l’altro, aveva regalato loro gli oggetti considerati di pregio rinvenuti e sequestrati nel corso dell’operazione di polizia.

La 76enne, responsabile della vendita - raggiunta dagli agenti nella sua abitazione - si è mostrata molto sorpresa dal valore degli oggetti acquistati dai due commercianti, tant’è che li aveva ceduti senza alcun compenso e contemporaneamente ha indicato altri reperti in suo possesso.

Al termine dell’operazione acquirenti e venditrice sono stati denunciati per ricettazione e violazione degli articoli 175 e 176 del codice dei beni culturali e del paesaggio, nei confronti del 64enne si è proceduto anche alla contestazione del reato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale a causa delle minacce e invettive rivolte agli agenti nel corso dei successivi adempimenti.

Gli oggetti sequestrati: due anfore di tipo “africana grande” autentiche, dell’epoca imperiale romana; un manufatto scultoreo in marmo decorato con la figura di un mostro marino; un frammento di patera marmorea con decorazione a medusa; un capitello in travertino di epoca medievale; una statua marmorea che raffigura la lotta tra un centauro e un Putino, presumibilmente di epoca imperiale romana; una statuetta marmorea parzialmente mutilata che raffigura un uomo barbuto, anch’essa di epoca imperiale romana; tre frammenti di marmo verde, un basamento in marmo verde.

(Unioneonline/L)

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