Una 41enne sarda, residente in provincia di Lucca, è finita sul registro degli indagati con l'accusa di circonvenzione d'incapace.

La donna si sarebbe fatta consegnare, da un'insegnante in cura per problemi di depressione, una cifra intorno ai 30mila euro, approfittando del suo stato e riducendola sul lastrico, aggravando anche i suoi problemi di salute.

Secondo gli inquirenti, le due erano diventate amiche: la 41enne, mamma di un'alunna della prof, si era mostrata molto disponibile e quest'ultima, perso il lavoro, si era affidata alla prima, che sembrava totalmente disinteressata.

Poi però erano partite le richieste: prima poche centinaia di euro, come i soldi per pagare la rata dell'auto, poi cifre più consistenti, motivate con l'esigenza di subentrare come titolare dell'azienda di pulizie per la quale lavorava e che avrebbe potuto rilevare.

La premessa era quella di un prestito, ma il denaro non è mai stato restituito. E alle richieste da parte della prof, questa aveva ricevuto anche delle minacce.

I fatti, che si sono svolti tra la fine del 2017 e l'inizio del 2017, hanno portato la 41enne nel mirino degli inquirenti. L'insegnante, invece, è stata affidata a un amministratore di sostegno.

(Unioneonline/s.s.)
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