Il mese di marzo, l’ultimo prima della scadenza dello stato di emergenza, sarà decisivo. 

La battaglia contro il Covid e verso la normalità si combatterà su più fronti: la quarta dose agli immunodepressi, l’arrivo del primo milione di dosi del nuovo vaccino Novavax e l’allentamento delle restrizioni.

Quanto alla prima: in Italia sono circa 3 milioni i fragili che avranno bisogno di una iniezione extra di vaccino. Bisogna ancora individuare la platea con esattezza, ma di certo l'applicazione sarà "abbastanza estensiva", dice il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Quanto alla quarta dose a tutti, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si affiderà alla scienza, ma ritiene "possibile" che dopo l'estate con l'arrivo dei primi freddi "si possa valutare una dose di richiamo alle fasce più a rischio, come gli anziani", così come per l'influenza. E se la Fondazione Gimbe sostiene invece che "non ci sono a oggi evidenze scientifiche" a favore della quarta dose per tutti, il consigliere del ministero Walter Ricciardi argomenta invece che "le farmaceutiche stanno sperimentando vaccini che coprono da tutte le varianti. Finché non arriveranno, bisognerà allargare per gradi la platea della quarta dose: prima i grandi anziani, poi gli operatori sanitari".

IL NUOVO VACCINO – Tra pochi giorni dunque arriverà nel nostro Paese Novavax, il vaccino statunitense approvato da Ema e Aifa a fine dicembre. Ha almeno due caratteristiche significative: è più facile da gestire perché si conserva a normali temperature di frigo, e non si basa sull'mRna ma sulle proteine ricombinanti. Una tecnologia che si usa da almeno trent'anni e che quindi potrebbe convincere lo zoccolo duro dei no-vax.

La percentuale di italiani immunizzati al momento, riporta ancora Figliuolo, è all'89% per il ciclo completo e al 94% tra prima dose e guariti. Novavax è atteso "per la fine di questa settimana - spiega il generale - Ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite alle Regioni. Poi ne arriveranno ancora un altro paio di milioni nel mese di marzo". Chi inizia il ciclo con Novavax dovrà finire con Novavax, mentre chi ha iniziato con Pfizer o Moderna non potrà fare i richiami col nuovo prodotto. In Germania si inizierà a utilizzarlo questa settimana, mentre è già in uso in Indonesia e nelle Filippine.

FINE DELLE RESTRIZIONI? – Intanto si avvicina il 31 marzo, data in cui la probabile cessazione dello stato di emergenza dovrebbe portare a progressivi cambiamenti nella “macchina” anti-Covid. Nelle settimane precedenti si attende un dibattito politico sull’allentamento delle restrizioni: il clima è caldo, parte della maggioranza preme per una de-escalation e tenta il “blitz” in Parlamento.

Già nel corso del mese prossimo alcune misure si allenteranno: dal primo marzo ci sarà l'aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti (75% e 60%) mentre dal 10 marzo si potrà tornare a mangiare nei cinema e negli impianti sportivi e visitare i propri familiari ricoverati.

(Unioneonline/D)

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