Via libera in Consiglio dei Ministri al nuovo decreto con le nuove, ulteriori misure per contrastare l’epidemia di Covid.

Tre le principali misure adottate:

- Quarantena azzerata ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster

- Estensione del Super Green Pass quasi ovunque: per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago

- Prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.

Non passa invece la proposta di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante le richieste arrivate dalle Regioni. Una misura sostenuta da Pd e Forza Italia, ma avversata invece – dopo un confronto serrato sia in Cdm che in cabina di regia – da Lega e Movimento 5 Stelle. 

LE QUARANTENE – Il provvedimento principale del decreto è, come detto, il cambio delle regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che – visto l’alto numero di persone in quarantena, perché contagiate o venute a contatto con un infettato - rischia di finire in una sorta di “mini-lockdown” generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo. Le quarantene dunque non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di autosorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo.

Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo.

Nessuna modifica, invece, per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. 

SUPER GREEN PASS-  Dal 10 gennaio 2022 fino a fine emergenza – spiegano fonti del governo dopo il Cdm - si amplia l'uso del Green Pass Rafforzato, oltre che nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, anche ad alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all'aperto, impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all'aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all'aperto.

Negli stadi, infine, torna la capienza a 50%.

(Unioneonline/l.f.)

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