Putin a Roma, Conte: "Noi al lavoro per superare le sanzioni"
Il capo di Stato ha parlato dell'"atteggiamento caloroso" di Salvini nei confronti di MoscaÈ il grande giorno della breve visita di Vladimir Putin che, a distanza di quattro anni ha fatto ritorno in Italia dove ha incontrato - nell'ordine - Papa Francesco, Sergio Mattarella e Giuseppe Conte.
Il premier lo ha accolto nel cortile di Palazzo Chigi, dove il leader del Cremlino ha fatto il suo ingresso con l'auto presidenziale, la Aurus.
"Abbiamo confermato l'eccellente stato delle nostre relazioni bilaterali, nonostante il permanere delle condizioni che hanno portato al deterioramento delle relazioni con la Ue e quindi delle sanzioni. In questo momento è di reciproco interesse una buona relazione tra i due Paesi", ha detto Conte nella conferenza stampa congiunta.
"Riteniamo - ha aggiunto - che Mosca sia un attore ineludibile per individuare soluzioni nelle principali crisi regionali. Con Putin siamo d'accordo sul fatto che queste soluzioni, per essere sostenibili, devono essere politiche".
"Comprendiamo il legame dell'Italia con l'Europa e non abbiamo pretese, ma speriamo che il governo sulle sanzioni porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia. Siamo grati anche per la posizione dell'Italia che consiste nel fatto che bisogna ristabilire il regime pieno dei rapporti tra Usa e Russia", ha detto invece Vladimir Putin.
Segue una cena a Villa Madama con i vicepremier Salvini e Di Maio, poi l'immancabile incontro - "puramente privato" con Silvio Berlusconi, a cui il leader del Cremlino è legato da un rapporto di amicizia più che decennale.
I DONI - Putin è arrivato in una Capitale blindata con un'ora di ritardo, il primo incontro è stato in Vaticano con Papa Francesco. "Grazie per il tempo che mi ha dedicato, è stata una conversazione sostanziosa e interessante", ha detto in chiusura il leader russo al Santo Padre. "Preghi per me", è stata la risposta del Pontefice. Ambiente, Siria, Venezuela e Ucraina gli argomenti trattati.
Putin ha regalato a Bergoglio il libro fotografico in bianco e nero e il dvd del film "Sin", che è su Michelangelo ed è stato girato dal regista russo Andrej Konchalovskij. "È uno dei nostri registi più famosi - gli ha detto - ha vissuto in Italia e ha fatto un film su Michelangelo. Me lo ha dato e mi ha chiesto di dirle se ha qualche minuto per vederlo". Gli ha anche donato un'icona dei Santi Pietro e Paolo: "Voi li festeggiate il 29 giugno, noi il 12 luglio".
Il Santo Padre ha ricambiato con il medaglione che commemora i cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, e un'acquaforte del 1739 raffigurante piazza San Pietro e la Basilica: "Perché lei non dimentichi Roma". Gli ha dato anche il messaggio dell'ultima Giornata Mondiale della Pace, "che ho firmato appositamente per lei stamattina", e il Documento sulla Fratellanza umana siglato nel febbraio scorso ad Abu Dhabi col grande imam Al Azhar.
Il Pontefice ha espresso "gioiosa soddisfazione" per l'incontro.
CON MATTARELLA - Poi l'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.
Tra Russia e Italia "i rapporti bilaterali sono ottimi", riferiscono fonti del Quirinale al termine del colloquio. "È stata registrata una preoccupazione comune per la guerra civile in Libia e il conseguente ritorno del terrorismo islamico battuto in Siria".
(Unioneonline/L)
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