22 settembre 2014 alle 13:56aggiornato il 22 settembre 2014 alle 13:56
Provocano la morte del feto in Greciapoi tornano in Italia per estrarlo
Il caso oggetto d'indagine da parte della Procura di Mantova.Si concentrano sui genitori i sospetti degli inquirenti sulla morte di un feto di 32 settimane. I due, secondo la Procura di Mantova, avrebbero saputo che il bambino che la donna aspettava soffriva di una grave malformazione, e avrebbero deciso di andare ad abortire in Grecia (con un'iniezione di cloruro e potassio), dove l'interruzione di gravidanza è possibile ben oltre il terzo mese, per poi tornare in Italia e ricorrere alle cure gratuite del sistema sanitario nazionale all'ospedale Carlo Poma.
Dopo il cesareo sono nati i primi dubbi: nei casi in cui il bimbo nasca morto viene disposta l'autopsia, ma i genitori si sono subito opposti. I carabinieri si sono però presentati al reparto di Ginecologia per sequestrare le cartelle cliniche e la struttura sanitaria ha avviato un'indagine interna.© Riproduzione riservata