Portavano ragazze dalla Romania in Italia per farle prostituire e prestavano loro soldi a usura
Le vittime chiedevano denaro per pagare i loro protettori
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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo hanno arrestato sette persone, di cui tre in Italia e quattro in Romania, nell’ambito di un’indagine su un’associazione a delinquere che portava ragazze dalla Romania a Bergamo per farle prostituire.
L’inchiesta rappresenta la prosecuzione dell'operazione Bergamo che, due anni fa, aveva portato allo smantellamento di un gruppo criminale, capeggiato da Constantin Adrian Murariu, e si è concentrata sulla ricostruzione dei patrimoni illeciti accumulati dai capi dell’associazione a delinquere.
È così emerso che il sodalizio era dedito anche ai reati di usura, riciclaggio e antiriciclaggio.
Nel dettaglio, si è scoperto che gli indagati prestavano denaro con un tasso d'interesse del 30% mensile alle prostitute che sfruttavano, ai loro compagni o protettori e ad altri cittadini romeni, ottenendo in qualità di garanzia case e auto.
A controllare l’organizzazione c’erano il 45enne Constantin Adrian Murariu, e la 27enne Rozalia Cosmina Fita, entrambi in carcere dal 2019.
Nel caso delle prostitute, i prestiti venivano richiesti dalle vittime per pagare gli sfruttatori e far fronte alle più elementari esigenze di vita.
Il Gip di Brescia ha disposto anche il sequestro preventivo ai fini della confisca di numerosi beni immobili e conti correnti bancari.
(Unioneonline/F)