Ci saranno anche rappresentanti della Polizia penitenziaria sarda domani a Roma per la manifestazioni indetta da alcune sigle sindacali per richiamare l'attenzione sul controllo e sulla necessità di migliorare le condizioni di lavoro.

"Intendiamo esprimere - scrive la Fp Cgil - il nostro dissenso verso una politica miope e poco attenta da parte del governo del Paese e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria".

"I numeri nelle carceri sono catastrofici - spiega il coordinatore per la Sardegna, Sandro Atzeni - basti pensare che in organico mancano oltre 600 agenti e sottufficiali. A peggiorare le condizioni lavorative contribuisce anche la fatiscenza di diverse strutture che compromette l’adeguato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e, non da ultimo, non consente una detenzione decente e dignitosa".

"Alcune caserme - prosegue la nota della Fp Cgil - dove alloggia il personale sono decrepite, i turni di lavoro vanno oltre le 6 ore previste dalla normativa contrattuale, alcune Direzioni hanno imposto arbitrariamente quadranti da 8 ore senza la copertura. Le aggressioni nei confronti degli agenti sono in costante aumento e il progetto sulla vigilanza dinamica si è concretizzato nella sola apertura delle celle".

Sono questi i principali motivi per i quali è stato proclamato per domani lo stato di agitazione di tutto il personale della Polizia penitenziaria che a Roma manifesterà davanti alla sede della Camera, in piazza Montecitorio.

(Redazione Online/s.s.)
© Riproduzione riservata