È in condizioni critiche una psichiatra di 55 anni aggredita a sprangate ieri pomeriggio a Pisa da un uomo che è ancora ricercato dalla Polizia.

La donna, Barbara Capovani, è responsabile dell'unità funzionale Salute mentale adulti e Spdc dell'ospedale Santa Chiara. Ieri intorno alle 18.30 un uomo vestito di nero che poi è riuscito a fuggire l’ha brutalmente aggredita all’esterno dell’edificio 3 dell’ospedale, colpendola ripetutamente alla testa con una spranga prima di lasciarla inerme in una pozza di sangue e far perdere le proprie tracce.

All’episodio ha assistito un unico testimone, che ha visto la scena sommariamente: «Un uomo vestito di nero con berretto e mascherina ha aspettato la dottoressa all’uscita dall’edificio che ospita Psichiatria, l’ha picchiata ed è scappato». 

La psichiatra è stata subito ricoverata in gravi condizioni e in prognosi riservata: «Le condizioni della paziente rimangono critiche, nonostante le procedure chirurgiche e anestesiologico-rianimatorie messe subito in atto in Azienda ospedaliero-universitaria pisana che hanno stabilizzato il quadro, che rimane grave», si legge in un comunicato diffuso oggi dall’Asl Toscana Nord ovest e l’Aou pisana. «La prognosi – aggiungono – è riservata e il prossimo aggiornamento sulle sue condizioni cliniche ci sarà tra 24 ore».

Allo stesso tempo è partita la caccia all’uomo, gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulle indagini e si stanno avvalendo delle telecamere di videosorveglianza della zona.

«Un atto gravissimo che ci addolora», commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. Il segretario della Fnomceo Roberto Monaco, che è anche presidente dell'Ordine dei Medici di Siena, osserva che «solo nell'ultimo anno in Toscana si sono contate 1.258 aggressioni a medici e operatori degli ospedali, di cui 935 verbali e 323 fisiche, con conseguenti 193 denunce per infortuni. Quasi un episodio di violenza fisica al giorno. Dobbiamo proteggere i nostri operatori, prevenendo la violenza sia direttamente, rendendo sicuri ospedali e ambulatori, sia con un'opera di educazione e informazione ai cittadini».

(Unioneonline/L)

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