Il web è ancora un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, che vantano asseritamente proprietà in grado di prevenire e curare varie patologie, tra queste anche il Covid-19. Di concerto con il ministero della Salute, il Nas dei carabinieri prosegue i controlli e gli accertamenti e nell’ambito di una di queste operazioni sono state individuate offerte di vendita relative a medicinali contenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego clinico o sperimentale in relazione all’infezione da SARS-COV-2. Contenevano infatti ivermectina per la quale l’Ema ha emesso una nota in cui si raccomanda di non utilizzare tale principio attivo per la prevenzione o il trattamento di COVID-19 al di fuori degli studi clinici; in altri erano presenti l’antibiotico azitromicina, l’antinfiammatorio colchicina, gli antivirali lopinavir/ritonavir e l’antimalarico idrossiclorochina.

I militari hanno eseguito 30 provvedimenti di inibizione all’accesso dal territorio nazionale per altrettanti siti collocati su server esteri con gestori non individuabili.

Le forze dell’ordine ribadiscono l’invito ai cittadini “a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza”, e ricordano che “la vendita on line di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata”.

(Unioneonline/s.s.)

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