Nasce il Giardino della Memoria di Rigopiano, nell'area – territorio di Farindola in provincia di Pescara – in cui sorgeva l'hotel che, il 18 gennaio del 2017, fu travolto e distrutto da una valanga che provocò la morte di 29 persone. L'inaugurazione dell'opera si terrà domenica alle ore 16.

Nel primo lotto del Giardino, nucleo principale del progetto, al centro campeggia la statua della Madonnina: arriva dalla Sardegna, in quanto donata dalla comunità di Orosei. Attorno un'installazione artistica che prevede 29 blocchi di marmo, uno per ogni vittima della tragedia, e una lastra con tutti i loro nomi, collocata su un muretto in pietra.

Questa mattina in Regione a Pescara hanno presentato il progetto, fra gli altri, il sindaco di Farindola, Luca Labricciosa, l'architetto Roberto Chimisso, progettista dell'opera, ed Emira De Acetis, in rappresentanza del Comitato dei familiari delle vittime. All'incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Vincenzo D'Incecco, primo firmatario del progetto di legge regionale n. 27/2022, che ha previsto l'istituzione e la realizzazione del Giardino della Memoria. I lavori proseguiranno a breve con un secondo lotto che includerà interventi migliorativi e di rifinitura.

«Sarà un momento di grande significato, non solo per la comunità di Farindola, ma per tutto l'Abruzzo», ha dichiarato il sindaco Labricciosa. «Finalmente i familiari delle vittime avranno un luogo dove portare un fiore, in cui raccogliersi. Il Giardino della Memoria è un simbolo di rispetto e di ricordo». Dalla Regione sono stati stanziati 90.000 euro, cui si aggiungono ulteriori 10.000 euro di donazioni volontarie.

«Immaginiamo questo luogo come uno spazio di riflessione, soprattutto per i giovani, affinché ciò che è accaduto non venga dimenticato», ha concluso Labricciosa. «La legge regionale», ha detto D'Incecco, «prevede proprio che il Giardino sia uno spazio dedicato ad attività di sensibilizzazione, incontri pubblici e momenti di memoria collettiva. È un patrimonio che appartiene all'intera comunità abruzzese».

(Unioneonline)

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