Sting a Napoli per suonare nel carcere di Secondigliano.

E lo farà con una chitarra speciale, realizzata dai detenuti con il legno dei barconi usati dai migranti per raggiungere le coste italiane. Il concerto è stato confermato, la data di consegna dello strumento è fissata per domani. Ma l’agenda è riservata e non si hanno informazioni circa l’ora o la scaletta dell’esibizione. 

La pop star, amante della città partenopea, qualche mese fa ha deciso di abbracciare il progetto nato nel carcere di Milano Opera, approdato poi in quello campano. Il momento clou dell’iniziativa prevede la consegna al cantante inglese di una chitarra realizzata da tre detenuti dell'Alta Sicurezza della casa circondariale napoletana, diventati ora liutai. Il legno utilizzato per costruire gli strumenti è “speciale” e racchiude una storia importante: proviene da una barca che ha trasportato migranti verso l’Italia, ed è simbolo di speranza e rinascita. 

L’appuntamento rientra in un progetto di formazione «che vede protagonisti innanzitutto la fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti” di Arnoldo Mosca Mondadori e la direttrice di Secondigliano Giulia Russo, a cui va la nostra riconoscenza», spiega il provveditore per le carceri della Campania Lucia Castellano. «Non era facile - sottolinea Castellano - realizzare tutto questo in una realtà complicata come quella di Secondigliano, che ospita ben 900 detenuti nel circuito dell'alta sicurezza».

Tutto sarebbe nato da un'idea di Mondadori, per formare – dopo Milano – liutai anche al Sud. «Subito mi è venuto in mente il carcere di Secondigliano ed è stato grazie all'impegno della direttrice che adesso tre detenuti sono riusciti a diventare dei liutai al termine di un corso durante il quale sono stati regolarmente remunerati», conclude il provveditore.

(Unioneonline/v.f.)

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