"Per la terza settimana consecutiva registriamo un incremento del 20% nel dato di mortalità per Covid. Si tratta nella stragrande maggioranza di non vaccinati, la cui età media si abbassa a circa 60 anni. Alla terza settimana, che è in corso e conferma questi numeri, tale andamento diventa trend".

E’ quanto afferma Amerigo Cicchetti, direttore di Altems, l'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di Roma. Secondo Cicchetti, per invertire il trend bisogna "intervenire subito" e la prima misura è "incentivare fortemente le terze dosi, anche riaprendo gli hub delle metropoli da poco chiusi". 

Intervenire adesso “perché i casi potrebbero crescere ancora”, insomma. Ma come?

Gli interventi, sottolinea Cicchetti, "possono essere molteplici, più o meno aggressivi, ma la decisione è più politica che tecnica. L'intervento più aggressivo è il lockdown e il rientro nelle fasce di colore, gli interventi meno aggressivi partono invece dall'ipotizzare ad esempio uno sdoppiamento delle limitazioni a seconda della vaccinazione fatta. L'idea del green pass 2g alla tedesca, per guariti e vaccinati, potrebbe essere una via di mezzo". L'altra via, rileva, "è quella della vaccinazione obbligatoria".

Tuttavia, conclude Cicchetti, "l'obbligo vaccinale tout court lo terrei come ultima opzione perchè rischia di esacerbare molto le posizioni, mentre è preferibile creare degli incentivi con green pass differenziati per creare una spinta forte alla vaccinazione. L'obbligo può invece essere ampliato solo per alcune categorie". 

Massimiliano Fedriga (Ansa)
Massimiliano Fedriga (Ansa)
Massimiliano Fedriga (Ansa)

LE REGIONI – Ed è proprio quella del doppio binario del Green pass la linea che sposano anche i governatori, come affermato dal presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga: "Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile delle misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare quelle restrizioni per le persone che si sono vaccinate", cercando così di "convincere anche gli ultimi indecisi", e "dare certezza alle imprese”.

"Nessuna discriminazione”, precisa il governatore del Friuli: “Se non interveniamo il risultato è che se una Regione passa in zona arancione o rossa è chiuso per tutti, non è che non si chiude per nessuno. E' una misura che apre un po' di più. L'alternativa è chiudere per tutti a prescindere. Non parliamo di escludere qualcuno, ma a chi ha una minore propensione al rischio ospedalizzazione diciamo 'puoi fare un po' più di cose'". 

IL SUPER GREEN PASS – Il ministro Brunetta ha detto che si va verso un “Super Green pass” a dicembre.

L’intenzione del governo è quella di far scattare, a partire dalla zona gialla in poi, un doppio binario del Green pass. Solo vaccinati e guariti potranno accedere a bar, ristoranti, stadi, cinema, concerti, luoghi della cultura, palestre. Resterebbe per il lavoro l’attuale certificato, ottenibile anche con un tampone.

Al momento non c’è alcuna ipotesi di prevedere l’obbligo di certificazione anche per i mezzi di trasporto pubblico cittadini come bus e metro, ha fatto sapere il ministero delle Infrastrutture.

(Unioneonline/L)

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