Il tribunale di Livorno ha condannato all'ergastolo Fausta Bonino, l'ex infermiera 57enne accusata di aver ucciso nel periodo fra settembre 2014 e settembre 2015 alcuni pazienti che erano ricoverati nel reparto rianimazione dell'ospedale di Piombino, vicino alla città toscana.

I malati sono morti dopo alcune potenti iniezioni di eparina.

La difesa della donna ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato per la sua assistita, giudicata colpevole di omicidio volontario plurimo.

Il gup Marco Saquegna ha riconosciuto Bonino colpevole per quattro casi sui dieci al centro dell'indagine, mentre per gli altri sei "il fatto non sussiste".

L'ex infermiera è stata assolta anche per il reato di abuso di ufficio.

La donna è stata arrestata il 30 marzo del 2016, perché sospettata di aver ucciso una serie di persone durante la loro degenza.

Il 20 aprile 2016, il Tribunale del Riesame di Firenze aveva annullato l'ordinanza di custodia rimettendo in libertà la Bonino.

Le indagini sono andate avanti, con una serie di lunghe analisi scientifiche, anche con la riesumazione delle salme.

Nel dicembre 2017 è stata depositata la relazione degli esperti nominati dalla Procura: i consulenti del pm hanno certificato come dieci delle morti sospette fossero compatibili con la somministrazione di alte dosi di eparina.

Il 1 giugno 2018 la Procura della Repubblica di Livorno ha chiuso le indagini e per Fausta Bonino è stato chiesto il rinvio a giudizio.

(Unioneonline/F)
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